Chi c’e’ dietro ad iNewYork.it
Originariamente fondato da un gruppo di giovani italiani, catapultati a New York direttamente dalla ridente penisola felice, iNewYork.it e’ caduto nelle mani di Cristina, una pazza visionaria e idealista che vive e lavora stabilmente a Manhattan da diversi anni.
Cristina scruta il mondo che la circonda con attenzione maniacale, alla ricerca dell’esperienza perfetta. Ha girovagato e conosciuto New York in lungo e in largo, da sola e in compagnia, con amici autoctoni, stranieri e con visitatori italiani.
Quando non la vedete in giro con macchina fotografica alla mano mentre cerca di attaccare bottone con tutto cio’ che respira, la trovate nei migliori caffe italiani della Grande Mela a strafogarsi di cornetti e caffe’.
Cos’e’ iNewYork.it
iNewYork è la prima guida scritta da italiani per italiani. Come il nome stesso suggerisce, iNewYork nasce con l’intento di “italianize” la Grande Mela – ovvero di italianizzare la città. iNewYork vive, respira, si muove, esattamente come la grande metropoli americana. iNewYork non vi lascerà mai soli.
Cosa si intende per “italianize”?
Italianizzare New York significa apprezzare il vivere newyorchese senza scordarsi le nostre origini e i nostri gusti. Italianizzare New York significa vivere appieno la città, il sogno americano, partendo però dalla rassicurazione di trovare qualcosa che ci piace e ci coinvolge anche a 6.000km di distanza.
La missione di iNewYork.it è quindi quella ci fornire a tutti i connazionali in visita per la prima o la centesima volta, di passaggio, o residenti a New York, consigli pratici, riflessioni altamente personalizzabili e facilmente inseribili anche nelle più tempisticamente strette e poco adattabili liste di “cose da visitare assolutamente”.
Insieme ai luoghi cult della Grande Mela, di volta in volta verranno sottolineate curiosità, attrazioni, itinerari, approfondimenti, riflessioni sul vivere appieno New York – per avere l’impressione di averci vissuto come un vero Newyorkese.
In Cosa Crede iNewYork.it?
Crede che una città debba essere vissuta, non visitata.
Crede che dimenticare la cartina in albergo sia la fortuna più grande che possa mai capitarvi.
Crede che ogni esperienza valga la pena di essere provata.
Crede che ogni persona abbia ben precise opinioni su ogni sua esperienza passata, presente e futura, e credo anche che queste opinioni possano essere utili per indirizzare altri viaggiatori nelle loro avventure.
Crede che in fondo in fondo tutto il mondo è paese.
Crede che il sorriso di un estraneo possa risollevare le sorti della giornata.
Crede che chiedere: “Cosa c’è dentro?” davanti ad un piatto di cibo non ben definito faccia perdere la poesia.
Crede che non si debba attendere un cambiamento tanto sperato: bisogna esserlo.
Crede che non bastino dieci vite per vivere a fondo New York. Ma che sia necessario almeno tentare.
ciao ci siamo conosciuti a new york nel lontano 2010 abbiamo fatto un giro con te fino a brooklin, sono un amico di tuo papà lavorava in banca in via manzoni a milano spero di risentirti a presto un abbraccio salutami tanto nyc mi manca tantissimo ciao maurizio
Ciao sono un giornalista free lance, sarò a NY dal 25 maggio al 2 giugno, sto cercando una sistemazione condivisa e qualcuno che abbia voglia di condividere una serie di reportage sul bronx , sui caffè letterari e sul distretto artistico di Red Hook, potetet darmi una mano?
Buona Giornata
Mario
Ciao Maurizio, certo che mi ricordo! Spero stiate bene! Un abbraccio, Cristina
Ciao Mario! Scusa il ritardo — credo ormai ti sarai gia’ sistemato, e anzi sarai quasi in partenza! Mi dispiace tanto non aver visto prima il commento!