Di certo avrete sentito parlare dell’installazione artistica di figure umane in Midtown Manhattan. L’artista inglese Antony Gormley ha sparso sui palazzi attorno a Madison Square Park il suo genio creativo – in quella che e’ la sua prima opera negli Stati Uniti: Event Horizon. Le statue, a detta sua, stimolano i passanti a fermarsi e a puntare il dito verso l’orizzonte, in un movimento che trasferisce l’immobilita’ della statua in immobilita’ di colui che guarda – seguendo il concetto della “Reflexivity becoming shared”.
Sebbene l’idea sia ultra interessante e faccia fermare moltissimi turisti, la Polizia newyorkese, cosi’ come previsto, ha dovuto avere a che fare con centinaia e centinaia di chiamate per avvistamento di potenziali suicidi.
E gli avvistatori non andavano molto lontano con l’immaginazione se si pensa che New York e’ una delle mete preferite per chi desidera togliersi la vita – l’ultimo esempio recentissimo: uno studente di Yale che si e’ scaraventato a terra dall’86esimo piano dell’Empire State Building il 30 Marzo scorso, diventando il settimo suicidio dall’Empire negli scorsi dieci anni. (Ironia della sorte, al 24esimo piano dello stesso palazzo c’e’ una statua parte dell’esibizione!)
“NewYorkesi, imparate ad apprezzare l’arte!” incita il sindaco Bloomberg nella sua lettera di presentazione dell’esibizione, e come risposte alle continue lamentele della Polizia. “Ho incontrato l’artista ed e’ una persona fantastica. L’esibizione dovrebbe ottenere piu’ attenzione da parte dei media, in maniera tale che la gente la smetta di allarmarsi”.
“It’s a pain in the ass” si lamenta invece dall’altro lato un poliziotto newyorkese. “Non abbiamo tempo ne’ risorse da sprecare per salvare statue che tentano il suicidio”.
Due idee, due punti di vista. Entrambi validi ed entrambi nobili. Ma a giudicare dall’aria che tira, i Newyorkesi e i turisti in visita faranno meglio ad abituarsi a queste forme di arte eclettiche e ambigue, dato che il comune e’ in procinto di approvare altre due esibizioni “edgy” – rispettivamente una statua che sta per saltare sui binari del treno (di nuovo ironia della sorte: recentemente una ragazza e’ morta mentre cercava di recuperare la sua borsa, cadutale sui binari…), e una statua di un uomo che espone il suo bambino fuori dalla finestra di uno dei piani alti di un hotel.
Notate una vena polemica? Siamo retrogradi, antichi, terrorizzati e non apprezziamo l’arte? Puo’ essere. In verita’ forse abbiamo solo paura che la famosa favola di “Al lupo, al lupo” diventi una terribile realta’.
La mostra a cielo aperto sara’ visibile a tutti coloro che passeranno nella parte di MidTown Manhattan dal 26 Marzo al 15 Agosto.
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