Quando ero piccola la massima aspirazione del weekend era andare a Milano al mercato di Sinigaglia, il mercatino delle pulci. Mia madre ovviamente odiava questa passione soprattutto perche diciamo che con un nome come mercatino delle pulci non e’ che la fiera si presentava proprio un granche’ bene ecco. La sua gioia massima e’ stata quando ad un certo punto della mia era adolescenziale tutti I miei compagni delle medie avevano questa borsa stile militare che si portava rigorosamente a tracolla e penzolante fino alle ginocchia, abbinata alle Dr. Martens’. E’ che a quell’epoca o andavi in giro con le zeppe Buffalo e la borsa Onyx (oddio, la Onyx! Ma esiste ancora?!) con disegnate le bamboline, oppure andavi piu’ sul grunge e ti vestivi di cinque taglie piu’ larghe, con la suddetta borsa e le Dr. Marten’s.
Insomma, dicevo. Girovagare tra le bancarelle del mercatino era una meravigliosa sensazione. D’improvviso gli oggetti ti parlavano, ti raccontavano di epoche passate e quasi mitiche, profumavano (o puzzavano, a seconda) del proprietario precedente. Il mercato di Sinigaglia era un po’ il crocevia di storie e ricordi nostalgici che si mischiavano e a volte creavano i trend del momento.
Immaginate dunque la mia gioia nello scoprire qualche anno fa che Brooklyn e’ la patria dei mercatini delle pulci! I cosidetti Flea Markets costellano la citta’ nel weekend, e sono diventati per me una vera e propria tradizione del fine settimana. Il mio preferito e’ il Fort Greene Flea Market, che d’estate si trova nel giardino di una scuola tra Vanderbilt Street e Greene Street, mentre d’inverno si trasferisce al 100 Dean Street, in quello che sembra lo scantinato di un edificio enorme.
Solo il sabato nella stagione estiva, e sabato e domenica nella stagione invernale (da Novembre a Marzo praticamente,) il mercatino vede quasi sempre gli stessi venditori che mettono in bella mostra la loro merce, trovata chissa dove.
Ora, anche se non siete degli appassionati, o, al contrario, anche se sapete che comprereste tutto ma vi fermate al sorgere del problema: come facciamo a portare in Italia un armadio cinque ante stile anni ’20 Great Gatsby, il mercatino vale proprio la pena di essere visitato per i seguenti motivi:
1. Per un fotografo o aspirante tale (e non lo siamo un po’ tutti con st’avvento delle Reflex?!) mettere piede nel mercatino e’ tipo l’entrata della caverna dei tesori di Ali Baba per Aladin. Ti brillano un po’ gli occhi, tiri su col naso, quasi piangi e poi inizi a scattare come se non ci fosse un domani.
2. I personaggi che lo popolano sono interessantissimi. Fermatevi a parlare con la signora Cubana (la trovate sicuro, perche il marito sembra Snoop Dogg ma alto due metri e qualcosa. No, davvero, e’ sul serio alto due metri e qualcosa) e vi raccontera’ delle sue ultime scoperte, compresa una sedia da dentista gialla direttamente dagli anni ’50 che sta cercando di vendere da 8 mesi – e vi giuro che se trovo un motivo per comprarla e un modo di utilizzo la compro! Oppure girovagate e chiedete ai venditori cos’hanno di nuovo, di raccontarvi la storia degli oggetti, dove sono stati trovati, come venivano utilizzati. Magia pura.
3. Magari non siete molto nell’usato e nell’antico, ma tenete presente che questa e’ un’occasione per conoscere un po’ meglio l’America e trovare oggetti provenienti da tutte le epoche passate americane. Insomma, una sorta di viaggio nel tempo che nessun Johnny Rocket o Diner modellato a mo’ di Diner degli anni ’50 vi potra’ dare. Vedere uno specchio degli anni ’30 e immaginarselo in una casa degli Hamptons durante uno di quei party alla Great Gatsby, o scovare una macchina per fare i frappe e i milk shake in perfette condizioni direttamente dagli anni ’50 non ha assolutamente prezzo. Altro che MasterCard (pero si, poi alla fine tiratela fuori la MasterCard, che i prezzi non sono proprio a buonissimo mercato…)
4. Sappiamo tutti qual e’ il motivo principale per cui i turisti vengono a New York: per comprare le calamite e le magliette con scritto I Love New York da portare a casa ai propri cari. Suvvia, non vi offendete. Sono sicura che la maggior parte di voi ha un pomeriggio dedicato a shopping e souvenir nelle vostre liste e programmi. Be, perche anziche andare a Chinatown a litigare con i venditori in una mezza lingua che manco gli elfi del Signore degli Anelli non decidete di portare a casa un oggetto del passato Americano ai vostri cari? Il valore e’ sicuramente maggiore, e in piu’ potete anche raccontare la storia di cio’ che avete comprato!
5. I mercatini di solito sono in zone inusuali – quelle zone che la guida non vi dice. e quindi perche non approfittare della gita per visitare anche aree della citta’ in cui altrimenti non vi sareste avventurati?
Fatemi sapere nel caso facciate un salto al mercatino, praticamente e’ la mia seconda casa!
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