Una nostra lettrice e da qualche mese co-newyorkese ha deciso di raccontarci cosa si puo’ fare una domenica di inverno in quel di New York. Nonostante il freddo e la neve, a New York c’e’ sempre qualcosa da fare e vedere, e tramite il racconto di Paola vedrete che quel qualcosa e’ come sempre unico e magico! New York ancora una volta e’ unica e irraggiungibile!
Domenica mattina ho deciso di fare una passeggiata a Central Park, giusto per capire se si può vivere Manhattan all’aperto malgrado le temperature rigide e la neve fino alle ginocchia. Nonostante gli avvertimenti di Bloomberg e le forze dell’ordine impegnate a spalare quintali di neve, mi sono resa conto – con grande sorpresa – che Central Park permette tutti i piaceri della cosiddetta “outdoor life” anche d’inverno.
Non solo sembra di non esser più intrappolati nella frenesia caotica della metropoli, se ci si addentra un po’, ma si può prender parte ad ogni genere attività. C’è la pista Wollmann per il pattinaggio sul ghiaccio dove centinaia di persone (sarebbe meglio andarci durante la settimana!) si destreggiano in mille acrobazie alle spalle dei grattacieli di Midtown, spazi verdi come il Great Lawn e The Ramble diventano location adatte allo sci di fondo o allo sfogo artistico di grandi e piccoli che, con pochi mezzi, come sassolini e ramoscelli, riescono a costruire simpatici pupazzi di neve. Se invece passeggiate tra le zone “montuose” del parco, noterete che le colline più alte si sono trasformate in vere e proprie piste per slittino. Infatti, bambini e genitori scivolano veloci su bob colorati tra urla e risate, mentre gli studenti più squattrinati improvvisano slittini artigianali con i tappi tondi dei cesti della spazzatura.
Qualora foste interessati a mantenervi in forma, fate come gli autentici New Yorkers – che non si lasciano abbattere dalle condizioni climatiche – e fate jogging sulle piste pedonali godendovi lo spettacolo straordinario di un’oasi verde in una città di cemento che, d’inverno, diventa un velo bianco e delicato. Nel caso in cui non foste dei veri sportivi prendetevi una cioccolata calda e passeggiate per i mille viottoli che si estendono attraverso il parco e scoprirete che i luoghi più visitati dai turisti (come il commovente John Lennon Memorial a Strawaberry Fields o la statua di Alice nel Paese delle Meraviglie), assumono un’aria suggestiva e si caricano di una magia palpabile solo sotto la neve.
Nel pomeriggio, non ancora sazia della meravigliosa promenade offerta dal cosiddetto ‘polmone verde’ della città, mi sono diretta a Nolita per un altro tipo d’esperienza: un parco al chiuso. L’alternativa invernale a Central Park si chiama Park Here ed è l’iniziativa dell’Open House Gallery situata a Mulberry Street (tra Spring St e Kenmare St). Sì, è vero… l’erba e gli alberelli sono finti così come il cinguettìo degli uccellini, ricreato da un sistema sonoro che si estende per tutte le sale, tuttavia la reazione delle persone è reale! Anche se inizialmente ero leggermente scettica, mi sono presto resa conto che questo spazio esclusivo ha affascinato visitatori di ogni tipo. Troverete famiglie impegnate a fare picnic, studenti che navigano sui loro laptop (ebbene sì, il ‘parco’ è munito di rete Wi-Fi!), amanti che riposano abbracciati, amici che chiaccherano gustando leccornie culinarie acquistate nei piccoli stand presenti nelle varie sale e turisti incuriositi dall’insegna verde che gioca sul doppio significato di “Park Here”, ovvero “Parcheggiate Qui”. Quindi, se siete amanti del caldo, questo rifugio, nel cuore di uno dei quartieri più ‘hip’ di Manhattan, vi darà la sensazione d’esser all’aria aperta a godervi una deliziosa giornata primaverile…ma senza fastidiosissime zanzare intorno!
E’ sempre bello Central Park! Grazie Paola per avermi fatto sentire, anche da così lontano, quella atmosfera.
Grandè, Paolè non ho ancora mai visto NY , ma leggendo mi sono persa nello scenario suggestivo descritto da te ed è stato come esser seduta su una panchina di Central park con un giornale in mano!grazieee … :ç)
Bellissimo!
New York, New York..questo articolo mi riporta alla mente tanti bei ricordi..
Per me, che di solito mi dimostro poco coraggiosa di fronte alle sfide lanciate dal grande freddo, l’oasi di Park Here sembrerebbe la soluzione ideale! Interessante questa Open House Gallery, non ne conoscevo l’esistenza!
Ma la primavera lì finisce quando inizia quella vera a Central Park e riapre quando ormai tutte le foglie son cadute oppure è un’iniziativa temporanea di quest’anno?
Grazie a Paola per la dritta! ; )
Ho passeggiato anche io per NY sotto la neve..e la magia è proprio quella che hai descritto tu!Il bianco copre il grigio, l’atmosfera sembra immobile, il caos scompare..Central Park sembra essere un luogo senza tempo nè spazio…Un angolo di paradiso…
Un articolo davvero evocativo, mi ha fatto tornare in mente il capodanno trascorso a Central Park un paio d’anni fa. Dovresti provare a scambiare due chiacchiere con il “Sindaco” di Strawberry Fields – un homeless che da anni fa la spola tra i fiorai della zona e si assicura che il John Lennon Memorial abbia fiori freschi tutti i giorni – potrebbe essere interessante!
Che bello che deve essere Central Park con la neve…m’è venuta voglia di venire a New York e scendere dalle colline del parco con i tappi della spazzatura!
E poi il parco al chiuso..si in effetti potrebbe essere un pò triste, però non saprei…tu l’hai trovato un ambiente rilassante e piacevole comunque, anche se “finto”? perchè…immaginavo una cosa del genere a Milano, la mia città…io ci andrei..a navigare su internet, a leggere, a studiare, sarebbe bello insomma! Ma qui a Milano locali e caffè mancano di creatività…tutti uguali!
Complimenti al sito, pieno di curiosità, particolari e buoni spunti, in un’ottica diversa..quella di gente che ci vive ma che ne è anche alla scoperta! Mi piacerebbe molto fare una lunga vacanza a New York ma vorrei, appunto, fare esperienze e conoscere cose meno turistiche del solito. E le suggestioni che raccontate sono proprio quello che cerco. Continuate così!
Belissimo reportage Paola. Una domanda: ho visto il laghetto vicino al Rink ghiacciato! Dove saranno finite le anitre ???
Poletta mia come sei artistica…se capitassi a New York di certo mi ci cimenterei!!
bellissimo articolo……..potessi stare io in america, amo la neve 🙂
grande paola….. se a mejo!!!!!
Semplice, interessante, meravigliosa.
Brava
Rocco e Raffaela
Semplice, interessante.
Rocco e Raffaela
e con la mente siamo tutti li a passeggiare per i bianchi viali di central park… nell’attesa di poterlo fare anche con il corpo…
bel racconto….
GRANDE PAOLETT’! ancora una volta riesci a farmi vivere la città a migliaia di km di distanza! ci rivorrebbe un altro giro in bici!!!
l’animo verde dei newyorkesi pronti a godere della natura in tutte le sue manifestaioni e la loro inesauribile originalità ed inventiva mi lasciano sempre breathless…
grazie Paola!
Paolaaaaa..ma lo voglio anch’io Park Here!! come si fa? 🙂
New York, New York…una voglia di visitarla e viverla come la descrivi. bellismo articolo….mette proprio voglia di farsi una passeggiata invernale a new york.
meravigliso……è come essere lì!!!!
grazie!!!
Mi hai fatto troppo venire in mente le mie passeggiate a Central Park,con la neve per terra e il sole nel cielo, esattamente un anno fa,appena sbarcata a NY….. tanta voglia di partire!!
Grazie mille per i commenti! Rispondendo ad alcune domande… Mariaflora, si (niente accenti sulla tastiera)l’iniziativa di PARK HERE e’ temporanea!Pietro, avevo sentito del “rollinstone” di Central Park!! Non l’ho mai visto pero’!Gp, Me lo sono chiesto anch’io dove son volate le anatre del laghetto. Chiara e Ste’, Un ‘PARK HERE’ a Milano da novembre a febbraio ci starebbe benissimo!!
grazie paola per la descrizione!! dovrei tornare a new york un giorno per rivedermela per bene…
complimentoni!
it reminds me of my apple…:)