Qualche giorno fa stavo chiacchierando con gli altri soci di iNewYork sulla comodità del noleggio e su quanti soldi e tempo faccia risparmiare. Noi parlavamo di automobili, anche perché a Manhattan è molto difficile possederne e mantenerne una, ma a New York si affitta in pratica ogni oggetto conosciuto.
La dimostrazione è questa trovata di Katherine Long, una specializzanda dell’Università Fordham, che si è inventata una locazione molto singolare, al solo scopo di racimolare qualche dollaro extra da donare in beneficienza. Domenica pomeriggio si è recata a Central Park con un cartellone scritto a mano che recitava: “Affittasi Cane”. Sì, avete capito bene: per la modica cifra di 5 $, i passanti potevano far passeggiare per 20 minuti Ocho, il gentilissimo Collie-Retriever di Katherine.
“Sono sempre stata un’amante dei cani” dice Kate “ma quando vivevo a New York, il mio stile di vita e soprattutto la grandezza del mio appartamento mi hanno sempre fatto desistere dall’idea. Ma ho sempre pensato che sarebbe stato bello averne uno con cui passeggiare per il parco, almeno per qualche minuto.” Dopo essersi sposata, Kate si è trasferita nel Connecticut e ha subito adottato Ocho e Isla, entrambi provenienti da canili per animali abbandonati.
In sole due ore, Kate ha avuto dodici clienti, mentre altri passanti hanno semplicemente lasciato una donazione. I 100 $ guadagnati sono stati subiti inviati all’associazione Ruff Rescue, grazie alla quale Kate ha trovato Ocho.
“Sono contenta di regalare un sorriso a ogni persona che si ferma” ammette Kate. “Ci sono famiglie che prendono Ocho per i loro bambini, coppie che stanno pensando di adottare un cane e, ovviamente, ragazzi single che sperano di attaccare bottone con qualche donzella. Dopo due ore, Ocho era esausto e abbiamo dovuto smettere: in macchina ha dormito ininterrottamente fino a casa.”
Kate ritornerà a Central Park il 30 giugno e il 1° luglio, vicino all’ingresso pedonale di W 85th tra le 11 e le 14; nonostante molti glielo abbiano suggerito, non ha intenzione di alzare il prezzo, perché ricorda i suoi anni da studentessa squattrinata. E’ però dell’idea di aumentare la forza lavoro, portando anche Isla, una vera amante del frisbee.
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