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5 Cose da Sapere sulle Cascate del Niagara

2 Marzo 2019 di Cristina Lascia un commento

La settimana precedente a Thanksgiving ci siamo guardati in faccia, come ogni anno, e abbiamo pensato: “Anche quest anno avremmo tanto voluto andare in vacanza (dato che il ponte del giorno del Ringraziamento e’ probabilmente l’unico ponte dell’anno con ben quattro giorni di ferie) e invece ci siamo ridotti all’ultimo minuto e non abbiamo prenotato un bel niente.”

Nonostante il ritardo pero’, non ci siamo lasciati scoraggiare, e, dopo aver capito che i sogni di gloria di passare quattro giorni alle Bahamas si erano infranti come le onde del mare cristallino sulle spiagge bianche dei Caraibi, abbiamo giustamente pensato che: se il posto al caldo non ci voleva, allora noi per dispetto saremmo andati al freddo. Ed e’ cosi che e’ nato il nostro viaggio invernale alle Cascate del Niagara.

“Siete pazzi” penserete: alle cascate ci si va in tutte le stagioni, ma non d’inverno! E in effetti non potrei darvi torto. Se non fosse che il viaggio me lo sono proprio goduto, principalmente per i seguenti cinque motivi.

1.Le cascate del Niagara d’inverno sono uno spettacolo della natura incredibilmente particolare. Parte delle cascate sono ghiacciate, tira un vento da paura, impregnato di pioggia ghiacciata che ti entra in faccia come un miliardo di spilli perforanti, alla velocità della luce, eppure: sembra di essere entrati nel mondo di Narnia. Anzi, più precisamente sembra di essere entrati nel mondo di Frozen, perché la parte ghiacciata e’ in verita’ solo un pezzo di strada che e’ completamente innevato, mentre il resto ha ancora l’erbetta verde. Incredibile.

L’entrata del parco delle Cascate dalla parte americana.

2. Le cascate del Niagara d’inverno sono uno spettacolo per pochi. Nel senso che sono pochi i temerari che vanno a visitarle quando per terra e’ tutto ghiacciato. Quindi, dal lato positivo, c’e’ il fatto che non avrete code e code di turisti davanti a voi. Potete tranquillamente fermarvi, fare tutte le foto di cui avete bisogno, contemplare l’acqua che scende, e cosi via, senza avere il patema d’animo che dovete muovervi in fretta perché spintonati da un milione di persone che hanno avuto la stessa identica idea vostra.

3. Parte americana o parte canadese? L’eterno dilemma. Nessuno riusciva a darmi una risposta precisa. E solo andando a visitarle ho capito perché.

La parte americana e’ sicuramente più affascinante dal punto di vista del parco. Per una volta gli americani non hanno fatto gli americani, e si sono limitati a costruire, attorno a una bellezza naturale di questa magnitudine, un posto altrettanto naturale e sobrio, dove e’ possibile passeggiare in tutta tranquillità. Di contro pero’, dalla parte americana, non e’ possibile vedere il cosiddetto “horseshoe”, ovvero la cascata a forma di ferro di cavallo, che e’ poi la parte delle cascate per cui sono più famose.

Dall’altra, la parte canadese, di gran lunga più bella per la vista di cui si gode, e’ anche una sorta di “Las Vegas per bambini” dato che di fianco alle cascate ci sono tutte le catene di fast food possibili immaginabili, e tutti i musei interattivi e attrazioni degne di Times Square, con tanto di luci assordanti.

Quindi, un consiglio: visitateli entrambi.  Potete passare da una parte all’altra semplicemente passando la dogana e un ponte (da cui la vista e’ anche spettacolare.) Ricordatevi di portare il passaporto e delle monetine da 25c per il pedaggio del ponte (un paio di dollari, pagabili in monetine.)

4. Per quanto riguarda vitto e alloggio. Ci sono molti hotel nella zona, ma noi abbiamo preferito un hotel non facente parte di una catena, molto carino e comodo, nella zona di Buffalo, ridente cittadina, di cui vi parlerò a breve. Ci siamo fatti portare con un Uber all’entrata delle cascate ($30 su per giu, dipendendo da dove siete in Buffalo) e ci siamo goduti la tranquillità della parte americana, prima di passare il ponte e andare a mangiare invece nella parte canadese, dove ho trovato un solo posto che non fosse una catena di quelle stile Las Vegas. Il posto, che vi consiglio, si chiama The Flour Mill — tipico ristorante canadese dove praticamente vi mettono la gravy (una specie di salsa di carne) su tutto.

5. Parliamo delle attrazioni. Le cascate del Niagara per se sono una meravigliosa attrazione. Ma non sarebbe il Nord America se non ci fosse la possibilità di, pagando qualche dollaro in più, avere delle esperienza addizionali. Ad esempio: durante la bella stagione e’ possibile prendere la barca “The Lady of Mist” e andare proprio sotto sotto le cascate (vi danno anche un poncho di plastica per non bagnarvi,) o andare nella “cave of the winds” che e’ fondamentalmente un passaggio di scale sotto le cascate stesse che vi permette di andare veramente vicino all’acqua, e godere lo spettacolo da sotto.

Ovviamente, essendo che era inverno, noi siamo riusciti a godere di nessuna di queste due attrazioni, ma abbiamo comunque avuto la fortuna di riuscire a comprare dei biglietti per il “Journey Behind the Falls” sul lato canadese. Che altro non e’ se non una serie di tunnel sotto le cascate che hanno delle aperture sul retro delle cascate stesse e una piattaforma sulla quale potete stare e ammirare l’acqua scivolare con una potenza incredibile a pochi metri di distanza. Nonostante sia abbastanza costosa come esperienza ($18 a testa,) e abbastanza breve (nel senso che le gallerie sono fondamentalmente due,) il piccolo viaggio merita sicuramente.

In conclusione. Andate a vedere le cascate del Niagara, in qualunque stagione. Perche’ uno spettacolo naturale del genere e’ meraviglioso in tutte le sue forme.

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Cristina: una 9to5-er. Una professionista nel mondo del marketing e comunicazione. Una viaggiatrice linguista. Una sognatrice accanita che crede ancora nelle favole. Eternamente impaziente. In breve: un’italiana a New York che cerca in continuazione di vedere il lato magico nella vita di tutti i giorni.

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