Oggi stavo leggendo un giornale di cucina (evvabe’, e che altro deve fare una che lavora in Pubbliche Relazioni se non studiare e conoscere il nemico durante la pausa pranzo?!) quando mi sono imbattuta in un articolo che titolava “30 ragioni per cui amiamo l’Italia.” Ha! Divertente! Ho pensato. Ho a che fare tutti I giorni con lettori che mi scrivono perche’ vogliono lasciare il Bel Paese, e sti Americani cosa fanno? Mi scrivono un inno d’amore ed elogio per un Paese che in tanti vorrebbero lasciarsi alle spalle.
Incuriosita me lo sono letto tutto d’un fiato, pensando: “Saranno le solite cose stereotipate da pizza, pasta e mandolino”.
E invece no. Amo l’America e in particolare New York, ma queste ragioni hanno funzionato su di me come una sorta di tecnica di autostima, di quelle che ti ripeti davanti allo specchio “Sono un fantastico Leader. Sono un fantastico Leader” trenta volte, e alla fine ti autoconvinci pure te. I 30 motivi erano tutti legati al nostro modo di vivere la vita, alla nostra filosofia, alle nostre tradizioni. Vorrei qui tradurveli con anche lo stream di pensieri che hanno suscitato nella mia mente.
1. Orgoglio negli ingredienti e nelle cose “vecchia maniera”, che sono semplicemente il modo in cui le cose stanno – non un nuovo movimento underground. Il cibo non e’ un’ossessione, come per gli Americani. Il cibo e’ uno dei piu’ grandi piaceri della vita – e chi lo sa meglio di noi?!
2. Il regionalismo e’ vivo e attivo. Non pensate nemmeno di chiedere tortellini in brodo sotto il Po o ‘nduja fuori dalla Calabria perche non li troverete. Il mio sogno da una vita: prendere un Vespino e farmi tutta l’Italia e tutte le sue regioni, assaporando ad ogni fermata la specialita’ locale…Gnaaaam!!! Ah, e ovviamente le specialita’ sono un po’ diverse da: “NY Style Cheesecake”, che e’ una normale cheesecake, “Salty Toffees”, caramelle fatte con l’acqua di mare (?!) ad Atlantic City, o Philly CheeseSteak, bistecca con formaggio come inno a Philadelphia (!?)
3. I panini alla porchetta fatti dall’omino del camioncino per strada. Altro che “food truck” newyorkesi…volete mettere la gioia di sbranarsi uno di quei panini da mercato, che piu’ il carretto e’ sporco e vecchio piu’ ti scende la bava alla bocca?!?
4. Agli Italiani non frega delle stelle Michelin (ma gli piace lo Slow Food) Piazzare le gambe sotto il tavolo sembra lo sport nazionale – mica come a NY che dopo tre minuti ti cacciano dal ristorante Michelin perche’ stai occupando posto e fuori c’e’ una fila lunga tre km.
5. In Italia, le acciughe non sono considerate il fratello scemo dei pesci. Pasta sugo di pomodoro, olive nere e acciughe. E ho detto tutto.
6. Il maialino della Cinta Senese. Che non ho mai avuto il piacere di provare quindi su questo non mi posso esprimere purtroppo.
7. La bistecca alla fiorentina. Ogni commento qui e’ inutile (anche se le carni bovine degli Stati Uniti…)
8. Non bisogna entrare da nessuna parte per vedere opere d’arte. Altro che MoMA e Met!!! Piazza Navona a Roma!
9. Semi di finocchio. E in giusta quantita’, non a palate.
10. L’amaro nocino. O il Vin Santo. O il Passito di Pantelleria. NETTARE DEGLI DDDEI!!!
11. In ogni trattoria sei trattato come uno di famiglia. A New York invece ti cacciano a calci appena finito di mangiare.
12. I ristoranti fuori citta’ senza il menu e dove ti portano cibo fino a quando dici basta. Tutto cio’ che e’ “come gli gira allo Chef” sa di cosa buona. Anzi, buonissima!
13. Il fritto misto. Quello vero.
14. Le puntarelle, il radicchio di Treviso o tutte quelle verdure che “solo in Italia” Eh gia’…proprio quelle che a New York non si trovano nemmeno a pagarle oro (no, forse per un paio di lingotti le si trovano.)
15. La stagione dei porcini. La stagione dei tartufi. La stagione delle patate. Qualsiasi stagione (e relative sagre) in verita’: trovare le fragole a Dicembre fa sempre un certo effetto…
16. I vini meno conosciuti. E quindi quelli piu’ buoni!
17. I panini con I prosciutti tagliati sottili sottili. E che hanno un prezzo decente non come quelli di Eataly!
18. Un drink al bar servito con cibo gratis! Ah, I bei tempi dell’aperitivo, dove si usciva di casa urlando dalla porta “Mangio fuori!!!”
19. Colazione al bar. Cornetto e Nutella con Cappuccino…chi me ne manda una cassa?!?
20. L’Autogrill. La Rustichella!!!!
21. I 50 gusti di gelato in ogni gelateria. E che sanno tutti di qualcosa di diverso!
22. Il modo in cui le donne anziane fanno la spesa al mercato. Sfido qualunque italiano a dire che sua nonna non e’ la cuoca migliore del mondo!
23. Dovunque vada lo zio/cugino/papa’ di qualcuno fa il pane/salame/grappa/vino in casa. E vi verra’ offerto in grandi quantita’.
24. La brioche con granita di latte di mandorla come colazione. Mai provata a dir la verita’, ma posso solo immaginare: venendo dalla Sicilia non puo’ che essere deliziosa!
25. Il vino della casa. Quello che si imbottiglia nello scantinato e si beve nei bicchieroni, mica in quelli a forma di palloncino che fanno tanto fumo e niente arrosto.
26. Perche’ la pasta e’ piu’ buona se mangiata con uno scorcio su delle rovine, o chiese, o uliveti, o il Mar Ligure. Ditto!
27. Puoi contare gli ingredienti di un piatto sulle dita di una mano. Mano umana, quella con cinque dita.
28. Puoi ordinare un ottimo caffe con panna ovunque, e ti verra’ servito da un barista che non ha tatuaggi o indossa un cappello hipster. Hahaha!
29. Il suono di una Vespa. Il rumore piu’ italiano del mondo dopo le macchine da caffe’!
30. La camminata dopocena, con uomini con maglioni di cachemere dal collo a V allacciato sulle spalle e donne bellissime che camminano perfettamente sul ciottolato con tacchi a spillo. Nonostante non mi consideri una “donna bellissima che cammina perfettamente sul ciottolato coi tacchi a spillo” mi piace pensare che gli americani abbiano questa immagine di me quando dico che sono italiana!
E tutto questo mentre io mi mangiavo una agliosissima Chicken Caesar’s Salad con un aggiunta di gamberetti (che ho detto al tizio di mettermi I funghi, ma c’e’ stato un piccolo malinteso e un risultato da “Chicken Caesar’s Salad Paella.)
Che dire…
Wake Up Beautiful Italia! Siamo molto piu’ di quello che siamo diventati.
bellisimo articolo cri, ed effettivamente è vero, siamo un popolo straordinario quando vogliamo….il problema molte volte è che per gli altri faremo di tutto, ma stranamente quando si parla di noi stessi è tutto un’altro discorso…. e comunque ne aggiungo uno che è forse il comandamento numero 1 dell’arte culinaria italiana… LA NUTELLA!!!!…. ogni parola aggiuntiva è inutile!!!!
Bellissimo, uno dei miei articoli preferiti. Al mio numero due c’è il rumore della vespa, subito dopo il fritto misto 😉
commento al #28 si riferisce al bar dell’Ace Hotel? Li i baristi hanno cappelli e tatuaggi, ma il caffè non è bevibile 🙂 meglio da Zibetto
…quoto dalla prima all’ultima parola… per fortuna almeno la chicken cesar salad che stavo mangiando io mentre leggevo il tuo post non era cosi agliosa…. ;-D … anche qua in California dove vivo io hanno questa immagine dell’Italia… =D…e a proposito del punto 22… mi mancano gli agnolotti e i gnocchi di mia nonna!!!
Tutto bello e quasi tutto vero e condivisibile. Il problema è questi 30 punti sono come la facciata di una casa, in cui quando ci vivi ne trovi 300 che ti fanno fuggire via.
Io 20 anni fa sono stato 6 mesi negli USA per lavoro. Oggi vivo in Puglia e con un figlio di 15 anni ed una di 13 pensando al loro futuro, io e mia moglie ci rammarichiamo di non avere la possibilità di stabilire la nostra famiglia altrove, magari proprio a New York.
Ti manca il #6? Devi assolutamente rimediare, meglio se cotto alla griglia con un buon vino rosso.
sarà, ma la migliore carne la mangio senz’altro negli States dove anche il McBurgher ha un sapore più… carnoso. Il punto 3 assomiglia invece più ad una prova di coraggio. Al primo posto metterei invece il punto 27, pochi e semplici ingredienti: devo ammettere che una Chicago Pan Pizza – completa, come si direbbe a Napoli – è difficile pure da guardare. Secondo me la cucina americana è piena di buone sorprese. Il mio è un modesto invito a non generalizzare prima di assaggiare. Saluti cordiali.
cosa c’entra il rumore della Vespa con un giornale di cucina?
forse e’ un pony che consegna pizza a domicilio?
e l’arte? appaga la vista, nutre il cervello e sazia il cuore!!…ma puo’ bastare???
non si puo’ amare una nazione solo per i piaceri del gusto.
la musica?? il teatro?? il cinema??? i profumi?? le relazioni con le persone??
il cibo rappresenta un piacere immediato, semplice, facile, comodo, superficiale come purtroppo vorremmo fosse tutta la nostra vita.
….e per essere molto profondo mi bevo un bel prosecco alla vostra salute!!!
Ah ah.
E’ sempre bello vedere coem gli altri ti vedeono!
Quella dei tacchi a spillo poi è fenomenale…
Certo che se poi ci mettiamo a guardare la politica, il lavoro, l’istruzione ecc. ecc. il quadro risultante sarebbe ben diverso…
@Iki Santa Nutella!!!!
@Tiziana Haha, o anche qualsiasi bar nell’East Village o Gramercy Park — o anche a Chelsea, al Birch Coffee!! @Alex Dove in California? Eheh, mi sa che il cibo e’ la cosa che manca di piu’ a noi italespatriati. Ad esempio, io ora potrei uccidere per una fetta di salame nostrano!!! @Don e @Francesco: Vero Vero, l’Italia ha i suoi pro e i suoi contro, ma cosi pure come l’America 🙂 @Martin Si vede che la prossima volta che sono in Italia devo rimediare!!! @Nemesi Siamo arrivati ad un punto in cui ci manca pure il prosecco!!!
@Franius Vero, ma ripeto…ogni Paese ha i suoi pro e i suoi contro. Ad esempio, a noi ci e’ toccato lo stracchino — e per controbilanciare per forza dovevamo aspettarci che qualcosa andasse storto negli altri ambiti! 😀
@thefroufrouter
Carissima… sono finita qui un po’ per caso (italiana all’estero da un po’!) e mi sono inghiottita questo articolo dalla prima all’ultima parola!
Brava…lo adoro! E l’ho condiviso con tutto FB perchè non solo lo leggano gli italiani miei amici, ma gli amici stranieri anche (quelli che l’italiano lo stanno imparando!)
Grazie mille Ester 🙂
non sono italiano,pero sono cresciuto e vissuto a roma 12 anni della mia vita,e da circa un anno che abito negli stati uniti e sono sincero non ho mai pensato che l’italia mi sarebbe mancata cosi tanto ,il cibo sicuramente per primo senza poi parlare di calcio ,cmq il tuo articolo e perfetto !!!!!!!!
ahhaha quella dei tacchi a spillo è bellissima! io non sono tra quelle donne purtroppo.. dopo aver rovinato molti tacchi c’ho rinunciato! e quoto tantissimo la brioche con la granita di messina… qualcosa di unico ed inimitabile! 🙂 baci da Reggio Calabria..
Salve, sono italiano e vivo in Italia (ho due vespe) leggendo l’articolo mi sono sentito male. Non posso pensare che tutto quello che è l’Italia sia il cibo, la vespa ed “I 50 gusti di gelato in ogni gelateria” l’Italia è fatta da gente che lavora sodo, fa ricerca all’avanguardia in tutti i settori (tutti ci inviadiano i nostri ricercatori). Siamo la culla della cultura occidentale cavolo, quando noi facevamo il bagno nelle terme gli altri si dipingevano il viso!!! Vediamo di ricordarcelo ogni tanto. Almeno nel nostro anniversario. Ciao
vedo con piacee che i commenti non in linea vengono tolti….
Ciao Filippo, I commenti sono pubblicati solo dopo approvazione. Solitamente questo richiede un po’ di tempo. Il tuo precedente commento non e’ mai stato tolto, semplicemente non era ancora stato pubblicato da noi perche’ non ancora visto. A meno che non ci siano espressioni poco consone o accuse di dubbio gusto approviamo tutto. Indipendentemente se in linea con cio’ che scriviamo oppure no. Anzi meglio se no, cosi’ partiamo con il dibattito.
viaggio tanto, giro il mondo per diletto non appena posso… e da quando giro il mondo, per contrasto, apprezzo sempre di più il nostro splendido paese … che ti cattura e non ti lascia più in qualsiasi angolo tu ti venga a trovare. Siamo gente meravigliosa, signori miei: abbiamo secoli di straordinaria storia dentro di noi, di fatica, di lavoro, di ingegno, di cultura, di fantasia, di creatività.
Grazie per questo simpatico e “vero” articolo
ciao aio adoro l’america e mi piacerebbe vivere un giorno li e fare amicizia con qualche ragazzo americano
mmmmh..che non si trova la n’duja fuori dalla Calabria non è molto vero….per l resto concordo!
ps: la cucina della nonna ha un profumo unico!! 🙂
E noi apprezziamo sempre gli americani che vengono in Italia.
Per tour ed esperienze in italia, visita il nostro sito, http://www.asolando.com